ll nostro ristorante “Pechino-Parigi”
Ogni giorno siamo pronti ad ospitarti, a partire dal mattino con la nostra miscela di caffè personalizzata, fino alla sera, magari con un cocktail preparato dai nostri bartender certificati.
Quando avrai goduto dell’incantevole vista dalla terrazza che domina il lago, dell’atmosfera vivace, dei colori delle nostre pizze e dei profumi dei prodotti tipici che abbiamo riscoperto per te, ti sarai davvero immerso nel rilassante mondo del nostro Family & Wellness Resort all’aria aperta. Per i più piccoli sono disponibili menu dedicati ed un parco giochi al coperto a pochi passi di distanza.
Il tuo amico a quattro zampe è sempre il benvenuto sulla nostra terrazza.
La nostra gelateria Vi aspetta con tanti gusti da provare !
Il ristorante, direttamente affacciato sul lago, è stato rinnovato nel 2017 e ospita una esposizione di fotografie storiche tratte dalle lastre originali e dedicate alla storica sfida automobilistica Pechino-Parigi compiuta dal Principe Scipione Borghese, bisnonno degli attuali proprietari del resort.
Il 31 Gennaio 1907 il giornale francese “Le Matin” pubblico un annuncio alla ricerca di temerari disposti a partecipare ad una competizione automobilistica, durante l’estate dello stesso anno, con partenza da Pechino ed arrivo a Parigi.
L’annuncio suscitò grande interesse e molti pensarono seriamente di voler dimostrare che l’automobile, recentemente introdotta come mezzo di trasporto personale, potesse essere un’alternativa affidabile e veloce ai viaggi in treno o via mare.
Dopo attenta considerazione degli ostacoli e delle difficoltà sparsi lungo il percorso di circa 15.000 chilometri, molto ritennero la sfida impossibile e ritirarono la propria candidatura, lasciando solo 5 automobili con relativi equipaggi a contendersi la gara iniziata a Pechino il 10 Giugno.
Il Principe Scipione scelse, contrariamente ad altri un veicolo pesante e robusto con una motorizzazione decisamente potente considerati i tempi (una ITALA 35/45); capace di superare passaggi impervi e di raggiungere buone velocità nei tratti più facili.
L’equipaggio composto da Scipione Borghese, il meccanico Ettore Guizzardi ed il reporter Luigi Barzini del Corriere della Sera tagliò il traguardo raggiungendo Parigi in soli 60 giorni, con ben tre settimane di vantaggio sugli avversari.